I funghi: potenti depositari di carbonio nel suolo
"I funghi sono essenziali per gli ecosistemi e accumulano enormi quantità di carbonio nel suolo, con impatti sul clima. Scopri il loro ruolo nella lott"
Sottovalutati: i funghi immagazzinano enormi quantità di carbonio nel suolo
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| © mauritius images / Westend61 |
I funghi come sovrani nascosti del suolo
I funghi sono essenziali per la maggior parte degli ecosistemi, ma spesso passano inosservati. Nuove ricerche dimostrano che i funghi svolgono un ruolo significativo nell'immagazzinamento del carbonio nel suolo. Uno studio approfondito ha rivelato che i funghi accumulano circa 13,12 gigatonnellate di CO2 equivalenti ogni anno nel sottosuolo, corrispondenti a circa il 36% delle emissioni globali di gas serra causate dalla combustione di combustibili fossili.
La relazione simbiotica tra funghi e piante
I funghi non accumulano il carbonio da soli, ma instaurano una partnership simbiotica con le piante, nota come micorriza. Le piante assorbono l'elemento attraverso la fotosintesi dal biossido di carbonio presente nell'aria e lo convertono in composti di carbonio ad alta energia, come lo zucchero. Questi composti vengono pompati nel suolo e trasferiti alle radici dei funghi tramite le loro sottili radici.
In cambio, i funghi micorrizici forniscono alle piante nutrienti minerali, fosforo, azoto e acqua. I funghi non sono in grado di effettuare la fotosintesi, ma possiedono una vasta rete di filamenti chiamata micelio, che permette loro di assorbire nutrienti da strati di suolo remoti e persino da rocce. Alcuni funghi sono in grado di uccidere piccoli insetti come collemboli e di estrarre l'azoto dai loro corpi.
L'uso del carbonio da parte dei funghi
I funghi utilizzano parte dei composti di carbonio che ricevono dalle piante per il loro metabolismo energetico, rilasciando di nuovo CO2. Il resto del carbonio viene utilizzato come materiale di costruzione dai funghi per espandere la loro rete di filamenti, chiamata micelio, e per produrre sostanze appiccicose che stabilizzano il suolo.
I funghi come parte della soluzione climatica
Nonostante sia già noto che il 70-90% delle piante terrestri formi associazioni simbiotiche con i funghi, il potenziale dei funghi come serbatoi di carbonio è stato a lungo trascurato. Gli studiosi che hanno condotto questa metastudio hanno analizzato 200 set di dati provenienti da diverse ricerche, stimando per la prima volta la quantità di carbonio che le relazioni pianta-fungo fanno giungere nel suolo a livello globale. Secondo il team di ricerca, le piante condividono con i loro partner fungini dal 3% al 13% del carbonio che assorbono dall'aria. Tuttavia, gli studiosi sottolineano che questi risultati sono solo stime preliminari, e che le cifre potrebbero essere molto più alte, poiché è stato fatto un calcolo conservativo, ma anche più basse.
Al momento, non è ancora chiaro come sfruttare specificatamente i funghi per l'immagazzinamento del carbonio. Tuttavia, i ricercatori sperano che queste scoperte possano contribuire alla protezione degli ecosistemi esistenti e alla riforestazione di foreste che siano in grado di immagazzinare più carbonio di quanto ne rilascino. Ad esempio, si potrebbero inoculare alberi con funghi adeguati durante la fase di piantumazione, in modo da fornire loro nutrienti e trattenere il carbonio nel suolo.
Riconsiderare il ciclo del carbonio
In ogni caso, Hawkins e il suo team sottolineano l'importanza di approfondire la comprensione del contributo dei funghi al ciclo globale del carbonio e di tenerne maggiormente conto nei modelli climatici e nelle decisioni politiche. L'erosione del suolo, la cementificazione delle aree, l'agricoltura intensiva e l'uso massiccio di fungicidi mettono a rischio le micorrize e compromettono non solo le preziose relazioni simbiotiche, ma anche la capacità di trattenere il carbonio nel suolo. "Molte attività umane stanno distruggendo gli ecosistemi sotterranei. Dobbiamo non solo limitare questa distruzione, ma anche accelerare radicalmente la ricerca".
Organizzazioni come SPUN, la Fungi Foundation e GlobalFungi hanno già avviato campagne globali per raccogliere il maggior numero possibile di campioni di funghi dal suolo e creare un catalogo delle reti fungine globali. Ciò ci permetterà di comprendere meglio gli ecosistemi sotterranei e forse sfruttarli in futuro.
